Madre e figlia costrette a prostituirsi a Cosenza, il procuratore Spagnuolo: "Nulla di umano in questa vicenda"
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"Oggi si parla di codice rosso, di tutela della donna: in questa vicenda non c'è più nulla di umano". Il procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo commenta in maniera amara la vicenda dell'uomo 57enne che costringeva la moglie e la figlia e prostituirsi per pochi euro sotto ponti e cavalcavia della città. Per il colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei carabinieri, si tratta di "una storia di inaudita violenza, la donna vessata con schiaffi e pugni e venduta per 5-10 euro"