Cosenza, ecco come funzionava la truffa dei "furbetti" del cartellino - IL VIDEO
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I "furbetti" del cartellino. Impegnati ufficialmente al lavoro per l'azienda regionale "Calabria Verde" ma in effetti in "tutt'altro affaccendati" come direbbe Ennio Flaiano. "Lavoratori" che marcavano la presenza e poi se ne andavano a sbrigare le loro personalissime faccende. E, tra queste, c'erano le chiacchierate con gli amici al bar, la partita a carte, la comoda lettura dei quotidiani, la spesa al supermercato, l'acquisto di telefonini, la visita ai parenti...
Le indagini coordinate dal procuratore Mario Spagnuolo e condotte dai carabinieri della compagnia di Rogliano, diretti dal capitano Bologna, hanno smascherato 14 "non lavoratori" cui stamane è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui viene loro contestata la truffa aggravata in danno dell'Agenzia regionale della quale risultano dipendenti e che si occupa della gestione e la salvaguardia (si fa per dire) del patrimonio agricolo e forestale calabrese. Gli indagati sono residenti nei comuni di Rogliano, Domanico, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Marzi, Parenti, Paterno Calabro, Rende e Santo Stefano di Rogliano.