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Turismo, "La rete di san Francesco di Paola" per il rilancio della Calabria

Paesaggi, parchi naturali e archeologici, siti balneari, stazioni sciistiche, contenitori culturali, musei ed il Codex Purpureus Rossanensis, antico manoscritto custodito nell'omonimo museo, che nell'ottobre del 2015 è stato riconosciuto patrimonio dell'umanità ed inserito dall'Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale. Questi gli obiettivi da valorizzare con il progetto "La rete di san Francesco di Paola", il patrono della Calabria, un itinerario storico-culturale che coinvolge, oltre al comune di Paola, quelli di Corigliano-Rossano, Paterno calabro e Spezzano della Sila. Tutte città legate alla figura di san Francesco di Paola. Il progetto, presentato oggi in Senato da Silvia Vono (Iv) e Riccardo Nencini (Psi), è stato inserito tra gli interventi finanziabili da parte del ministero delle Infrastrutture per quasi 17 milioni di euro. Lo scopo è migliorare l'accessibilità turistica di un'ampia porzione della Calabria che vede dal lato tirrenico Paola, dal lato ionico Corigliano-Rossano e, nell'entroterra, Spezzano della Sila e Paterno Calabro. Per Vono si tratta di «un progetto importante che fa entrare la Calabria in una nuova visione, non solo culturale, ma anche delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. E' un progetto che rientra nell'ambito del Pon inclusione e che speriamo di vedere realizzato perché rientra nella macro progettualità. Non è solo un percorso della fede ma offre la possibilità di un collegamento tra lo Ionio e il Terreno e nuove infrastrutture, non solo materiali ma soprattutto digitali e di innovazione tecnologica. È un'occasione storica per rilanciare e recuperare i borghi storici, soprattutto del Sud, ma anche per puntare su uno sviluppo orientato su aree di macro progettualità a livello nazionale ed europeo».

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