Franz Caruso sindaco di Cosenza: "La città aveva voglia di cambiamento"
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L’uragano Franz si è presentato, con la sua forza devastante, all’ora dello spoglio, strappando via i chiodi alle finestre di un centrodestra traballante come non lo si vedeva da anni. Il vento impetuoso ha squarciato in fretta le fortificazioni dell’accampamento della coalizione dei moderati. È bastato uno spiraglio, le prime schede scrutinate, e le certezze della campagna elettorale (rafforzate da un risultato regionale devastante) sono state fatte a pezzi e l’esito del primo turno clamorosamente ribaltato. Gli occhiutiani avevano in testa il terzo mandato consecutivo e fingevano di non temere l’effetto della santa alleanza a sinistra con partiti tradizionali, cattolici, riformisti, democratici, grillini e liste civiche. Tutti insieme per un risultato che doveva essere la chiave politica per riappropriarsi della storia di questa città dopo la (lunga) parentesi di centrodestra. Il ritorno dei socialisti Un risultato che evoca suggestioni romantiche, a cominciare dal garofano che rifiorisce nel giardino di Palazzo dei Bruzi. Un tempo Cosenza era la città più socialista d’Italia. Un orgoglio dell’appartenenza che negli ultimi anni era andato spegnendosi e che con Caruso, adesso, rivede la luce. «È la soddisfazione più grande – spiega con orgoglio il nuovo sindaco di Cosenza –. Dopo Pino Iacino e Giacomo Mancini, per me è un onore rappresentare la storia e la tradizione socialista alla guida di questa città. E, soprattutto, lo è poter rappresentare quel mondo socialista, socialdemocratico, progressista, riformista, democratico e cattolico che si è unito in torno alla mia figura. Sono orgoglioso perché ancora una volta la mia città ha dimostrato tanto amore, tanto affetto che io, adesso, dovrò ricambiare con altrettanto amore, altrettanto affetto e tanto impegno». Cambiamento Cosenza volta pagina. Una decisione motivata, secondo Franz Caruso: «Io credo che città avesse voglia di cambiamento. Noi abbiamo offerto una proposta politica il centrosinistra unito vince e convince. Sono certo che da domani (oggi, ndr) comincerà una nuova stagione politica che parte da Cosenza e si diffonderà in tutta la Calabria». Il programma Il nuovo sindaco riparte dal suo manifesto elettorale che ha incassato la fiducia dei cosentini: «Credo che le formule politiche abbiano un valore ma è il progetto ad avere un valore più importante. Noi abbiamo offerto un progetto che guarda lontano. “Cosenza 2050” non guarda all’immediato è il futuro di questa città. Se saremo in grado di proporre un’idea come questa anche in altre città della nostra regione, credo che anche la Calabria cambierà, finalmente, passo. Per Cosenza si può fare tanto. Serve, innanzitutto, la capacità di ascoltare i cittadini. Ciò che è mancato in tutti questi anni è stata la capacità di ascolto. Io credo che bisogna sempre confrontarsi con la propria città per capire quali siano i suoi bisogni. Io la vivo la mia città per cui capisco quali sono i bisogni. Serve intervenire sull’acqua, sulla viabilità, sui rifiuti, sul decoro urbano. Sappiamo quali sono i problemi. Adesso, però, dobbiamo offrire le soluzioni e il mio progetto prevede le soluzioni a questi problemi e le porterò avanti con determinazione. Parte una nuova stagione, si chiude una fase caratterizzata da luci e ombre. Noi speriamo di avviare un percorso luminoso che possa riportare la nostra città ad essere l’Atene della Calabria. Investiremo molto in solidarietà, in cultura, in tutela della salute dei nostri cittadini e cercheremo di gettare le basi per creare sviluppo e occupazione. Servono opportunità di lavoro da offrire ai nostri giovani affinché restino e facciano di questa città attrattiva».