Davide Carpino, l'attore abilmente diverso: “Io come Cyrano, vi racconto il rapporto con la sessualità” VIDEO
Si descrive come un novello Cyrano de Bergerac, Davide Carpino. Ma no, stavolta il naso non c'entra. Semmai il parallelismo è dovuto al suo essere persona con disabilità. “Ma chiamatemi pure abilmente diverso, è un tratto di me che vedo come un punto dei forza”. Deambulare a fatica, essere ciechi, sordi o impermeabili ai rapporti con il resto della società: ciò che, quella stessa società, far rientrare nel grande bacino della “disabilità”. Come se la diagnosi fosse l'unica cosa che conta. Come se una caratteristica - e solo quella - identifichi una persona. Davide, amante della vita e del teatro, regista e attore, ma soprattutto “spacciatore” di messaggi positivi. Ecco, Davide è tutto questo.
Disabilità e sessualità: “Esisto ma non vivo”
Davide è stato anche l'ispiratore del corto “Esisto ma non vivo”, realizzato dall'associazione cinematografica “Creatività automatica” e diretto da Marco Martire (anche presidente della stessa) con la preziosa assistenza di Caterina Misasi (aiuto-regista), affermata attrice professionista. Davide interpreta il protagonista della storia. Le scene del cortometraggio sono state girate nella provincia di Cosenza: teatro Rendano, cinema Andromeda, corso Mazzini tra gli altri.
Il suo rapporto con l'Accademia
Davide Carpino ha i suoi luoghi del cuore. Oltre ai teatri - dal Rendano dei Cosenza al Garden di Rende, passando per l'anfiteatro di Castrolibero - è l'accademia artistica Moema Academy, delle sorelle Giada e Selene Falcone. Ed è proprio qui che decide di confidarsi al cospetto delle telecamere di Gazzetta del Sud. “L'arte e il teatro sono sintetizzabili in una solo parola: bellezza. E in questo posto ce n'è tanta”.
Lo squarcio al Parco Romeo
Davide Carpino dedica anche un passaggio della sua chiacchierata con la Gazzetta del Sud online alla scelta degli ispiratori del Parco Romeo di chiudere la struttura dopo l'ennesimo raid vandalico. Un parco, realizzato dalla Terra di Piero, che era costruito a misura di tutti i bambini: “Una cosa terribile, mi sento toccato personalmente da questa situazione. Mi rivolgo a chi è stato l'artefice dell'ennesimo squarcio. Adesso cosa avete risolto? Cosa avete avuto in premio? Vi sentite più forti?”.