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Una lingua da conoscere e... far conoscere: alla scoperta della LIS. Valenti (Unical): “Sosteniamo e promuoviamo”

Una lingua a tutti gli effetti, senza se e senza ma. Eppure, proprio come avvenne (e avviene) con la Costituzione, dalla Legge di "carta" al suo concreto riconoscimento... ne passa. Con questa consapevolezza, l'Università della Calabria, nella figura della delegata del rettore (nonché coordinatrice delle attività del corso di Sostegno), professoressa Antonella Valenti, ha spinto affinché la “due giorni” di convegno nazionale sulla LIS (lingua dei segni italiana) si tenesse proprio nell'ateneo di Arcavacata: l'obiettivo degli organizzatori (oltre all'Unical anche l'ENS - ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi) non è solo divulgarla all'interno dell'Università, ma anche nelle scuole.

Un orticello da curare con pazienza, tutti i giorni

«Ringraziamo l’ENS per aver scelto il nostro Ateneo per ospitare la quinta edizione di questo convegno», ha affermato la professoressa Valenti, «che ha un significato particolare rispetto alle precedenti edizioni e non soltanto per la ripresa dei convegni in presenza, dopo il lungo periodo pandemico che abbiamo attraversato, ma perché, dall’ultimo convegno che si era tenuto a Roma nel 2018 è accaduto un evento lungamente atteso e fortemente voluto dall’ENS: il 19 maggio del 2021 il Parlamento italiano ha approvato l’articolo 34-ter del Decreto Sostegni con il quale “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni italiana e la Lingua dei Segni italiana tattile. Un momento molto atteso e già sollecitato dalla Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità sin dal 2006, e l’Italia è stata l’ultima in Europa ad approdare a questo riconoscimento. Ma il completo cambiamento, tanto atteso, richiede nuove sfide per il riconoscimento della LIS in tutti gli ambiti della vita sociale, e giornate come questa servono a dare un contributo sostanziale alla conoscenza di questa lingua in tutte le sue sfaccettature, grazie al contributo di ricerche condotte in diversi ambiti disciplinari e alle testimonianze delle persone che la utilizzano nei diversi contesti di vita. Il compito dell’università è quello di sostenere e promuovere la ricerca sulla LIS e la formazione di qualità, nei termini previsti dalla nuova legge, per formare interpreti, mediatori linguistici e culturali, assistenti alla comunicazione e docenti di scuola curricolari e specializzati per il sostegno.

Nell'intervista-video le dichiarazioni di Teresa Colonna (ENS e Servizio studenti con disabilità, DSA e BES dell'Unical) e Antonio Mirijello (presidente regionale Ens Calabria)

Il programma della due giorni

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