
Notificati dalla procura di Cosenza gli avvisi di conclusione delle indagini ai sette indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla società Valle Crati SPA , che ha gestito il ciclo integrato dei rifiuti nel cosentino fino al fallimento, dopo un lungo e tortuoso iter, nel gennaio del 2010 con un passivo accertato di quasi 37 milioni di euro. Gli indagati, che hanno rivestito ruoli dirigenziali a vario titolo nella società, secondo l’accusa, avrebbero in concorso tra di loro arrecato pregiudizio ai creditori tenendo i le libri contabili e gli altri documenti in maniera tale da rendere impossibile la ricostruzione patrimoniale, effettuando, nonostante lo stato di insolvenza della società già dal 2008 cessioni di credito a beneficio dei soci privati della SPA e liquidandosi dei compensi per oltre 67 mila euro nonostante fosse già prossima la dichiarazione di fallimento.
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