Resta alta la tensione all’Università della Calabria. Dopo il documento di alcuni docenti, oggi assemblea generale di Ateneo, indetta da FLC CGIL- UIL RUA- CISL- CISAL- USB- SNALS. Sul tappeto la riforma Gelmini e, soprattutto, il parere espresso dal Senato Accademico in merito all’esternalizzazione dei servizi residenziali e della precarietà del personale tecnico amministrativo afferente al Centro. Provvedimenti assunti, secondo i sindacati, dall’Amministrazione senza alcun coinvolgimento delle stesse e di tutte le componenti dell’Ateneo .Dopo aver espresso forte preoccupazione sulla riorganizzazione delle nuove strutture dipartimentali che, secondo quanto riferito dal Direttore Generale, prevede la definizione dei criteri riguardanti le assegnazioni del personale alle quattro macro strutture: Amministrazione, Dipartimenti, Centro Residenziale e Biblioteche, la discussione si è incentrata sulla gestione dei servizi residenziali che se oggi sono in perdita- è stato detto – è solo per incapacità gestionale. La soluzione individuata dal consiglio di amministrazione dell’Unical, ovvero l’esternalizzazione, favorirebbe i privati e penalizzerebbe studenti e dipendenti. Indice puntato anche sui contenuti del DL. 95/2012 (spending review), che prevede, nella sostanza, la liberalizzazione della tassazione universitaria. La norma, secondo i sindacati, colpisce duramente gli studenti consentendo agli Atenei di innalzare le tasse universitarie sopra gli attuali vincoli. I rappresentanti sindacali infine, hanno espresso parere favorevole alla richiesta del senato accademico di indizioni delle elezioni per il nuovo rettore.
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