Di sanità si può morire! 37 decessi nei primi sei mesi del 2012 contro i 13 del 2011 e gli 11 del 2010. Succede a Castrovillari. Il dato compare nella missiva che il consigliere regionale del PD, Carlo Guccione, ha inviato al Ministro Balduzzi per denunciare la criticità della sanità calabrese. “Sono a rischio – afferma Gruccione – anche i LEA, ovvero i livelli essenziali di assistenza come confermano i dati del nosocomio del Pollino e questo per la confusa e inadeguata attuazione del piano di rientro da parte del governatore Scopelliti che è anche commissario per la sanità. Nell’ospedale di Castrovillari, continua Guccione a fronte di 223 posti letto previsti ne sono disponibili attualmente poco più di 100. E questo spiega il perché di tante disfunzioni e tanti anche decessi nonostante l’abnegazione degli operatori sanitari”. Immediata la precisazione del direttore sanitario del presidio ospedaliero del Pollino, Salvatore De Paola che dice: “Non si tratta di casi di malasanità come conferma la mancanza di denunce, ma di pazienti che arrivano al pronto soccorso in situazioni molto critiche e da posti molto distanti. Sicuramente può incidere – sostiene De Paola – la insufficienza dei posti letto. Spesso i medici riescono a riprendere i pazienti in gravi condizioni, ma poi si perde tempo prezioso nel cercare il posto letto in una struttura sanitaria calabrese o addirittura extraregionale”.
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