Si allarga anche la seconda inchiesta della procura di Cosenza sui falsi esami all’UNICAL. Il procuratore Granieri e il pm Antonello Tridico che segue le indagini hanno chiesto agli uffici di segreteria dell’ateneo di preparare i fascicoli completi di tutti gli universitari che si sono laureati tra gennaio 2008 e dicembre 2011 presso le facoltà di Ingegneria, Chimica, Farmacia, Economia Fisica e Scienze Politiche. Evidentemente dagli accertamenti sinora espletati sono emersi elementi che farebbero pensare ad una prassi più diffusa rispetto ai casi acclarati ad oggi. Come si ricorderà la prima inchiesta è scattata lo scorso anno dopo che il rettore Latorre, informato dai suoi dirigenti, era venuto a conoscenza di alcune anomalie alla facoltà di Lettere e Filosofia. Un professore non avrebbe riconosciuto alla verifica pre-laurea, la firma sullo statino d’esame di una studentessa. Da li il sequestro di numeroso materiale documentale, l’interrogatorio di dipendenti, docenti e studenti dell’Unical. Dopo la conclusione delle indagini sono risultate iscritte nel registro degli indagati 76 persone prevalentemente laureati e laureandi, una tutor e due amministrativi. Nei giorni scorsi è stato aperto un altro troncone di indagine sulle altre facoltà. Il nuovo passaggio con la richiesta di tutti i fascicoli dei laureati dal 2008 al 2011 probabilmente dimostra che i sospetti di “esami agevolati” all’Università della Calabria stanno trovando ulteriori riscontri e il fenomeno non era circoscritto solo a Lettere e Filosofia. Un vero macigno sull’ateneo di Arcavacata.
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