
I carabinieri del Nucleo operativo, guidati dal tenente Alberto Fontanella, e quelli della Stazione principale, agli ordini del luogotenente Cosimo Saponangelo, ne hanno scoperta una di quelle “case invisibili” proprio all’inizio di viale Trieste. Ieri pomeriggio il blitz con l’irruzione nell’abitazione e la chiusura dell’attività. I detective dell’Arma
seguivano da giorni quello strano via vai di uomini di ogni età. Gente che s’incontrava all’angolo della strada con ragazze di colore. Restavano a parlare per qualche minuto e, poi, salivano su in casa. Ogni volta era così. E, pure, ieri è stato così. I detective del maggiore Matteo Salvatori si sono finti clienti, hanno concordato l’appuntamento, si sono presentati in borghese. Ad attenderli c’era una “venere nera”. Il tempo d’accordarsi, di fissare il prezzo del “massaggio” e via di sopra, per l’inizio della pratica. Ma una volta dentro, i carabinieri si sono qualificati e hanno fatto salire i loro colleghi in divisa che hanno identificato le quattro “operatrici”,
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