L’inchiesta sulle Coop non è ancora uscita dalla fase preliminare delle acquisizioni. Gl’investigatori della Digos, dopo aver lasciato le stanze dei dirigenti di Palazzo dei
Bruzi, si sono spostati nelle sedi legali delle onlus e negli studi dei commercialisti che gestiscono la contabilità delle associazioni. La polizia politica sta prelevando i libri finanziari, le buste paga dei lavoratori (gli addetti retribuiti), gli schemi di pianta organica, i registri delle presenze, gli statuti. Insomma, tutto quello che può essere utile per ricostruire i rapporti in regime di convenzione col Comune. Proprio grazie all’e s t e r n a l i z z a z i one di alcuni servizi da parte dell’ente locale, infatti, le coop sono diventate una robusta realtà nel panorama occupazionale e, inevitabilmente, una voce importante nel bilancio municipale alla voce “spese per personale”.
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