Era attesa in aula oggi a Cosenza Suor Tania, balzata alle cronache per aver denunciato una presunta violenza sessuale a suo carico da parte di Padre Fedele Bisceglia, fondatore dell’Oasi Francescana a Cosenza, e il suo segretario, entrambi condannati in primo grado, il processo d’appello è ancora in corso a Catanzaro. Nel tribunale bruzio la religiosa doveva essere sentita nell’ambito di un altro procedimento intentato contro due romeni che avrebbero partecipato ad una violenza sessuale a suo danno, diversa dalle cinque denunciate dalla religiosa nell’ambito del caso Padre Fedele. Suor Tania, difesa dall’avvocato Marina Pasqua, non si è presentata, era in aula invece uno dei due romeni, l’altro risulta irreperibile. Alla presunta violenza commessa all’interno di un’auto in una zona tra Donnici e Piano Lago, nel giugno del 2005, avrebbero partecipato, secondo la ricostruzione fatta dalla suora, anche due italiani, al momento ignoti. Oggi è avvenuta la costituzione delle parti, accolta la richiesta del Centro Antiviolenza Roberta Lanzino, ed è stato sentito il capo della squadra mobile di Palmi Stefano Dodaro che all’epoca dei fatti, in servizio a Cosenza, aveva sottoposto all’attenzione della religiosa le foto segnaletiche dei due imputati riconosciuti dalla donna come partecipi alla presunta violenza. Il processo è stato rinviato al 5 marzo prossimo e l’udienza si svolgerà a porte chiuse.
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