Confermato lo stato di agitazione del personale tecnico-amministrativo e di biblioteca dell’Università della Calabria proclamato da CGIL,CISL, UIL, CISAL, UBS, SNALS e RSU contro il decreto emanato dal rettore Latorre il 31 ottobre scorso con cui è stato assegnato il personale ai nuovi dipartimenti sulla base della riorganizzazione degli uffici, una riorganizzazione – denunciano fatta “senza alcun criterio oggettivo e non calibrata su un progetto culturale e scientifico”. Alcuni dipendenti con competenze e professionalità acquisite nel tempo non compaiono nell’elenco dei nuovi incarichi, cosi come – continuano i sindacati – nessuna unità compare nella dotazione del centro residenziale nonostante lo stesso risulti carente di figure. Altro questione spinosa il fatto che il personale sia stato contattato direttamente dal direttore generale superando e scavalcando il sindacato, quindi senza mediazione, un fatto grave a cui si aggiunge, proseguono i sindacati un’altra anomalia: il decreto di assegnazione è stato firmato dal rettore e non dal direttore generale come prevede lo statuto.