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Rubati i teloni,
continua il saccheggio

cupole geodetiche cs

C’è una sorta di zona franca a Cosenza in cui si consumano scempi di ogni genere dall’abbandono di rifiuti al saccheggio, al danneggiamento. E’ l’ex quartiere fieristico, meglio conosciuto come Cupole Geodetiche, su Viale Magna Grecia, una delle porte d’ingresso alla città. Quando è stato progettato e realizzato negli anni ‘80 doveva rappresentare il biglietto da visita, un marchio di innovazione per Cosenza e la Calabria, ma quel sogno è durato lo spazio di pochi anni, il brulicare di gente in occasione delle campionarie è un ricordo ormai sbiadito. Nonostante le denunce, nonostante l’intervento della procura di Cosenza, nonostante gli impegni della regione la bonifica dell’area non è mai partita. Le cupole continuano ad essere ricettacolo per sbandati, discariche a cielo aperto e ultimamente bacino prezioso per il saccheggio di materiale riciclabile, ferro, legno, reti, e persino i teloni impermeabili che ricoprivano le strutture. Costati fior di quattrini, lasciati all’incuria e oggi utilizzati probabilmente per le baracche sul lungofiume o chissà per cos’altro. Giorno dopo giorno sparisce un pezzo del villaggio fieristico, giorno dopo giorno restano solo gli scheletri in lamiera, muti testimoni di un degrado colpevole. Non è improbabile che questa asportazione sia diventata anche una sorta di commercio e che i pezzi di telone vengano rivenduti agli immigrati.

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