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Un “sei” al
superenalotto
pieno di guai

Con tutti quei soldi avrebbe voluto realizzare migliaia di sogni. Tanti, tantissimi quattrini incassati con la seconda vincita di sempre al superenalotto mai centrata nel Meridione: 47 milioni e 600mila euro (nella foto il tagliando con la combinazione vincente). L’euforia, però, deve aver giocato un brutto scherzo al fortunato scommettitore che aveva centrato la sestina vincente puntando una banconota da dieci euro. E così, l’uomo ha dapprima tentato inutilmente la scalata a una società calcistica e, successivamente, ha tentato improbabili operazioni finanziarie concluse tutte allo stesso modo. Quella sua insistenza ha richiamato, inevitabilmente, le attenzioni dei clan. La malavita organizzata gli ha immediatamente incendiato l’auto sotto l’abitazione. Lui, però, non ha ceduto e ha preferito scappare. Ma i boss non lo hanno mollato, e lo hanno scovato pretendendo il “pizzo” sulla maxi-vincita. Le carte della singolare vicenda sono nelle mani del pm cosentino Giuseppe Casciaro. Il magistrato ha scoperto tutti i retroscena indagando sul primo fatto criminoso compiuto in danno dell’i m p r e n d itore: l’incendio dell’auto

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