I pm Antonio Tridico e Alessia Miele hanno chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 61 dei 77 indagati dell’inchiesta “110 e lode”. Per altre 13 persone è stata sollecitata l’archiviazione mentre tre studentesse hanno chiesto di poter patteggiare. È l’epilogo delle investigazioni sui falsi esami all’Università della Calabria avviata un anno fa dopo la scoperta d’uno statino falso della facoltà di Lettere e filosofia. Si trattava di una prova valutata con un “27” che la segreteria studenti non validò notando una anomalia nella firma del docente titolare del corso. Il professore venne convocato dal preside Raffaele Perrelli per l’esame di quella firma. Il cattedratico negò d’averla apposta sullo statino e il rettore Giovanni Latorre decise d’incaricare la Procura guidata da Dario Granieri per fare luce sull’accaduto. Dopo un anno e mezzo di laboriose indagini, condotte dalla Digos, l’autorità giudiziaria ha presentato le sue richieste al gup.
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