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2012, l'anno terribile
delle aziende cosentine

 In provincia  di Cosenza sono presenti circa il 45% delle imprese industriali calabresi. Il 2012 è stato un anno terribile per l'economia. A sottolineralo è il presidente di  Confindustria Cosenza, Renato Pastore. " Il bilancio è purtroppo negativo - afferma-  perché la sfavorevole congiuntura internazionale, cui si sono aggiunte le varie manovre tese al non più procrastinabile risanamento del Paese, ha trovato la Calabria ancora in preda alle sue tante emergenze." " Tutto ciò ha finito con il provocare, in maniera più virulenta che in altre regioni - ha a ggikunto-la caduta secca dei consumi e della domanda di servizi con pesanti riflessi per il commercio e per il sistema produttivo locale"."Dall’analisi del bilancio regionale di previsione per il 2013 e di quello pluriennale sino al 2015, quello che emerge, secondo Confindustria Calabria è di essere in presenza di un documento contabile “rappresentativo di un esercizio finanziario di consolidamento e non già di sviluppo”.  Si aggiunge la mancata concertazione preliminare, forse causata dai tempi stretti, e la constatazione della scarsità di risorse disponibili. Viceversa e’ stato rilevato lo sforzo apprezzabile nella riduzione della spesa pubblica, ma con l’augurio di un riordino delle Società e degli Enti strumentali direttamente dipendenti dalla Regione". "Quello che ci preme sottolineare- ha concluso Patore-  è la necessità di dare immediato impulso a tutto quanto possa servire a far ripartire l’economia regionale partendo da una accelerazione della spesa a valere sui fondi comunitari, da un rinnovata stagione di interventi ed investimenti in infrastrutture, fino ai provvedimenti previsti relativamente alle operazioni finanziarie e agli interventi sull’asse VII “Sistemi Produttivi” del Por Calabria".

 

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