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L'ira di Guarascio
sale la tensione

eugenio guarascio

La vittoria casalinga contro l’Agropoli non è servita a rasserenare l’ambiente rossoblu. Ieri in tribuna stampa dichiarazioni al vetriolo del  presidente del sodalizio silano, Eugenio Guarascio, che ha preannunciato la “caduta di alcune teste” perché insoddisfatto della situazione tecnica. Il riferimento è sicuramente ai contrasti con Stefano Fiore e l’avvocato Leonetti. Sembra quasi un dejavù. Lo scorso anno, proprio a gennaio sono iniziati i dissidi societari che poi hanno prodotto i risultati che abbiamo visto. Praticamente area dirigenziale (Guarascio e Quaglio) e area tecnica (Fiore-Leonetti)  vivono da separati in casa. Un chiarimento potrebbe esserci al rientro di Stefano Fiore dalle Maldive. Se non si troverà una soluzione sarà difficile per il Cosenza immaginare un campionato competitivo. Le crepe, le frizioni interne sono forti e cresce la contestazione tra i tifosi. Lo si è visto ieri con gli spalti quasi vuoti. Meno di 1500 paganti. Lo si è visto con lo striscione esibito dal gruppo “Alkol 85” con su scritto “Noi tifiamo Pagliuso” e quando i tifosi richiamano il vecchio patron vuol dire che il feeling è compromesso. 

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