L’Osservatorio Politico-Istituzionale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria ha promosso un incontro finalizzato a fornire un’analisi “a caldo” dei risultati elettorali con particolare riferimento alla Calabria. Ne hanno parlato, nella sala stampa del Centro Congressi, coordinati dal prof. Pietro Fantozzi, i professori Antonio Costabile, Marino De Luca, Roberto De Luca e Guerino D’Ignazio. Il seminario ha focalizzato l’attenzione sulle modalità di svolgimento della campagna elettorale e sulla considerazione, sostanzialmente in linea con le esperienze passate, che il voto dei calabresi abbia avuto un carattere “nazionale”, cioè aderente alle dinamiche del Paese. Gran parte della discussione del seminario “I calabresi ed il voto nazionale” è, però, ruotata attorno al “fenomeno Grillo”. La novità dell’affermazione del Movimento 5 Stelle è stata letta dai relatori come una autentica rivoluzione del sistema politico italiano, destinata a produrre effetti la cui portata e consistenza è, oggi, difficile da prevedere sia a livello nazionale che a livello locale dove, però, le “dichiarazioni positive sull’esito del voto fatte dai maggiori partiti – hanno affermato - , appaiono di fatua consistenza rispetto all’incredibile esplosione di questo movimento”. L’analisi delle caratteristiche note del Movimento 5 Stelle sono stati gli unici elementi certi della “lettura” fatta all’Unical. Un “oggetto”, in altre parole, in buona parte ancora sconosciuto che però ha lanciato ai partiti tradizionali un chiaro “avviso di sfratto” che, presumibilmente, potrà essere evitato solo a patto di recuperare una nuova credibilità politica che si fondi su un’interpretazione autentica dei bisogni della collettività.
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