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Cosenza non
dimentica
i suoi eroi

Sergio, Fazio, Tonino, Mario, Giovanni, Lucio, Silvio, Pompeo, Salvatore, Mario, Pino. Sono nomi, nomi di gente onesta che la Calabria non dovrà mai più dimenticare. Nomi di piccoli grandi eroi, di ignare vittime della mafia. Il loro ricordo, le loro voci lontane, i loro pensieri sono stati agitati ieri mattina, nell’Auditorium del liceo classico di “Telesio”, dove “Libera contro le mafie” ha riunito i parenti dei martiri della criminalità organizzata, davanti a migliaia di studenti arrivati da tutto il Cosentino. Vedove, figli, nipoti, fratelli e sorelle, hanno raccontato ai ragazzi le loro storie che sembrano drammaticamente tutte uguali. Storie di dolore, di famiglie distrutte dall’odio che è diventato improvvisamente morte. Ogni morte ha portato con sé qualcosa di “straordinario” che le ha rese immortali nella memoria dei loro congiunti. Nel pomeriggio, invece, nel corso d’una toccante cerimonia, il sindaco Mario Occhiuto ha scoperto, insieme al prefetto Raffaele Cannizzaro, il monumento dedicato al direttore del carcere di Cosenza, Sergio Cosmai. Alla scopertura dell’opera hanno presenziato la vedova, Tiziana Palazzo e i figli, Rossella e Sergio, quest’ultimo nato un mese dopo l’assassinio del padre.

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