Adescavano ragazzine sui social network a Cosenza. Cinque gli arresti. Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica del tribunale bruzio, Paola Izzo ed eseguite dalla sezione di polizia postale e delle comunicazioni di Cosenza.L'indagine è partita dalla denuncia di un genitore alla polizia postale. Due le vittime, entrambe dodicenni, amiche che condividevano il segreto di relazioni pericolose. Gli investigatori attraverso una lunga e complessa indagine, durata circa un anno e coordinata dalla Procura della Repubblica del tribunale di Cosenza, hanno accertato l'esistenza di numerosi contatti tra una delle minorenni e i cinque arrestati. Si tratta di due uomini , rispettivamente 41 e 42 anni finiti in carcere e tre giovani, 22, 21 e 20 anni ai domiciliari. “I contatti – ha detto il Procuratore Aggiunto del tribunale di Cosenza, Domenico Airoma, avvenivano su facebook e Badoo, poi gli incontri in alcune zone di Cosenza vecchia o dell'area industriale di Rende”. I rapporti orali consumati nell'abitacolo delle auto, alcuni consenzienti, altri ottenuti con violenza. Sesso di gruppo. L'accusa per i cinque arrestati è di violenza sessuale. “E' un fenomeno allarmante” - ha sottolineato nel corso della conferenza stampa stamattina in Procura- il dirigente regionale della polizia postale Giovanna Maria Rizzo. Presente anche il sostituto commissario aggiunto Tiziana Scarpelli
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