Porta la firma del deputato cosentino Sebastiano Barbanti il primo disegno di legge presentato dal Movimento 5 Stelle alla Camera per l’abrogazione e la sostituzione della legge n. 175/2010, la c.d. legge Lazzati che, dopo diciassette anni dalla prima presentazione, fu licenziata dal Parlamento con numerose criticità di ordine tecnico-normativo che, di fatto, ne hanno ostacolato l’applicazione. “Ieri, dopo ben vent’anni dalla primigenia presentazione alla Camera dei Deputati del 16 febbraio 1993 - si legge in una nota - allorquando dalla Calabria partiva l’operazione “Voti Puliti” e a Milano era già in atto l’operazione “Mani Pulite”, il M5S ha inteso sottoporre all’approvazione del Parlamento un disegno di legge nella specifica veste del testo originario pensato e redatto dal Presidente Aggiunto Onorario della Suprema Corte di Cassazione Romano De Grazia e privo di quelle anomalie ed incongruenze che sono contenute nella legge n. 175/2010 che di fatto lo hanno stravolto e reso inapplicabile. Una volta approvata la nuova legge Lazzati il sottoposto alla speciale misura di prevenzione antimafia, cioè il mafioso, non solo non potrà scambiare il proprio voto che lo Stato non gli consente di esprimere, ma nemmeno potrà raccogliere e scambiare il voto degli altri affiliati malavitosi, ovvero usare l’arroganza e la forza proprie dell’agire mafioso per condizionare o limitare il diritto di voto dei cittadini onesti. Saranno finalmente restituite immagine e credibilità alle Istituzioni della Repubblica e, sopratutto, ripristinato, al momento elettorale, lo Stato di diritto”. Sulla legge ci sarà anche una manifestazione nazionale nel prossimo giugno promossa dal Movimento 5 Stelle.
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