Reperti archeologici del quinto-settimo secolo avanti Cristo sono stati recuperati dai carabinieri della Compagnia di sellia marina e dai colleghi del nucleo patrimonio culturale di Cosenza. Due le persone denunciate. I " tombaroli" sorpresi con il prezioso materiale in auto nei pressi di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. I carabinieri hanno sequestrato anfore, brocchette e terracotte, alcune delle quali molto pregiate, oltre a monete e riproduzioni in bronzo tra i quali un piccolo leone. Suggestiva l'ipotesi scientifica rispetto al sequestro al sequestro, dal momento che potrebbe trattarsi di una Necropoli, ma la qualità dei reperti non esclude possa trattarsi anche di un vero e proprio tempio. I dettagli dell'opearzione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa. Il maggiore Raffaele Giovinazzo, comandante del nucleo specializzato dell'arma ha evidenziato: "si tratta di un bel recupero, non tanto dal punto di vista numerico, quanto per il tipo e la natura degli oggetti." " Un'operazione - ha aggiunto- reas possibiole dalle attività di controllo meticolose svolte sul territorio, inuna zona quale quella catanzarese , ricca di siti archeologici molti dei qualiancora nemmeno noti e censiti"
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