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Pronta 'Agenda' proposte
sicurezza, scuola, sanità

campo rom

A Cosenza è possibile affrontare la questione Rom, senza alimentare assurde paure? Come superare la situazione critica venutasi a creare nella baraccopoli di Vaglio Lise, dove 500 persone vivono accampate da quasi dieci anni? Quali sono i punti deboli ed i contenuti condivisibili nel documento approvato di recente dalla maggioranza consiliare di Palazzo dei Bruzi? Esiste un’alternativa alla creazione di nuovi quartieri degradati?  Per rispondere a queste domande, negli ultimi mesi, le associazioni Confluenze, Coessenza e Sentiero non violento, il Circolo Culturale Popilia, il comitato Lav Romanò, la ONG Moci, le Piccole Sorelle e le Suore ausiliatrici, Radio Ciroma e la Kasbah hanno avviato una consultazione all’interno della comunità Rom di Vaglio Lise, e tra le famiglie “alloggiate” nel Palazzetto dello Sport di Casali. All’esito di questo lungo lavoro è stata elaborata l’Agenda Rom, una proposta di Road Map rivolta alle istituzioni locali, nel tentativo di pervenire ad un cammino condiviso di graduale superamento della baraccopoli di Vaglio Lise che sarà presentata lunedì 27 maggio alle ore 11.00 presso il Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza. Tra le proposte che saranno avanzate la costituzione di un Tavolo Tecnico Interistituzionale di Coordinamento che avrà il compito di fissare le modalità di un percorso che, nell’arco di 3/5 anni, dovrà portare alla chiusura del campo di Vaglio Lise prevedendo una pluralità di progetti di soluzione abitativa che dovranno tener conto delle caratteristiche del singolo nucleo familiare di riferimento. Tra i problemi urgenti da risolvere entro il 2013 la normalizzazione del servizio scuolabus. Non è accettabile che i bambini rom debbano perdere quotidianamente due ore di lezioni  per come è strutturato il servizio di scuolabus. È una forma di discriminazione vietata da numerose norme giuridiche nazionali ed internazionali. Un’adeguata pulizia  e misure di sicurezza per gli abitanti del campo. L’adiacenza al fiume Crati, il grande freddo e la forte umidità, l’esposizione al caldo torrido durante l’estate, i topi che circolano liberamente nel campo sono tutti fattori che provocano diversi malesseri psico-fisici, soprattutto ai bambini.  Il riconoscimento della residenza per tutti i rom del campo. La riattivazione delle vaccinazioni. L’istituzione dell’evento annuale del Porrajmos, come evento simbolico-culturale di valorizzazione della cultura e della memoria Rom. La regolamentazione della raccolta del  materiale ferroso. Molti rom nel campo lavorano il materiale ferroso, con il rischio di incorrere in sanzioni per leggi restrittive. Come la provincia di Bolzano e Reggio Calabria, anche la provincia di Cosenza dovrà adottare un regolamento che consenta di fare la raccolta di materiale ferroso e materiale ingombrante anche a piccoli ambulanti. 

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