Al numero verde istituito dalla Provincia di Cosenza all’inizio di quest’anno per combattere il gioco d’azzardo sono pervenute 53 richieste di assistenza: 52 da uomini e solo 1 da una donna. Tutti i casi segnalati riguardano persone tra i 30 ed i 50 anni. A chiamare sono stati, il più delle volte, i familiari dei giocatori patologici, che hanno chiesto informazioni e consigli per l’individuazione di centri per il trattamento e la cura della patologia; la possibilità di accedere ad apposite misure di sostegno economico per le famiglie in difficoltà a causa del fenomeno (a volte anche per le sole spese di cura e trattamento del soggetto interessato); i comportamenti da adottare e le azioni da intraprendere (soprattutto a tutela dei beni e del patrimonio familiare). E’ quanto emerso nel corso di una conferenza stampa sul progetto “Gioco d’azzardo, nuova emergenza sociale”. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte, oltre al Vicepresidente e assessore provinciale alle Politiche Sociali Mimmo Bevacqua (il presidente Oliverio era assente per concomitanti impegni istituzionali), anche il vicario del Questore di Cosenza Mario Lanzaro, il tenente colonnello dei carabinieri Alberto Fontanella, don Enzo Gabrieli in rappresentanza dell’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, don Clemente Caruso e don Vincenzo Miceli della diocesi di Rossano-Cariati, don Mario Aluise della Diocesi di Lungro, Rossella Gaudio in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, un rappresentante della Cooperativa Sociale “Promidea”, partner del progetto e i rappresentanti della federazione dell’associazione Antiracket e Antiusura. Nel corso dei lavori è stato proiettato un breve cortometraggio intitolato “Banco vince sempre” realizzato da Promidea che racconta la breve parabola discendente che può assumere la vita di un giocatore patologico e le gravi implicazioni che il gioco ha sulla sua famiglia. Il corto avrà il compito di promuovere, attraverso una programmazione capillare sulla rete e sulle emittenti televisive. il Numero Verde 800 960 140 istituito dalla Provincia di Cosenza
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