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Merizzi : nuova legge
pazienti abbandonati

“Non condivido assolutamente aver abbandonato al proprio destino pazienti  che meritano cure compassionevoli a cui è stata negata a priori la possibilità di curarsi” Sono le parole del presidente di Medestea ( la società nei cui laboratori si producono le cellule staminali  poi utilizzate dai medici) Gianfranco Merizzi che aggiunge “quello che è successo alla piccola Sofia potrà accadere ad altri pazienti”. Le famiglie in lista d’attesa, tra cui alcune consentine con gravi patologie, sono preoccupate. L’approvazione della nuova legge ha di fatto bloccato ogni procedura e spento le speranze. Merizzi spiega che in questo momento solo l’ospedale di Brescia è autorizzato per quelle che si chiamano “terapie compassionevoli. “Il laboratorio in cui noi produciamo le cellule –sottolinea- può farci realizzare solo otto linee cellulari al mese.” Tradotto significa otto nuovi pazienti a parte coloro che sono già in cura. “L’ospedale – afferma ancora- li introduce in terapia secondo il criterio della data di arrivo delle ordinanze del giudice” “Considerato che ci sono già circa cento persone in attesa, solo dal giugno 2014 altri malati potranno accedere al metodo Stamina e cioè tra 12 mesi”. Il problema per molti pazienti è il tempo che non avranno, per concedersi un’opportunità di vita. “E’ buona cosa- precisa il presidente Merizzi-  aver definito l’avvio della sperimentazione clinica volta a chiarire definitivamente l’ efficacia e sicurezza della cura” “L’effetto negativo della nuova legge è quello di non aver concesso l’accessibilità alle cure compassionevoli “ “Più appropriato- evidenzia- era ciò che il Senato aveva approvato all’unanimità e cioè la disposizione prevista di concedere  a tutti coloro che non hanno altre terapie il diritto di farsi curare gratis con le cellule staminali. Questo diritto è stato tolto” “La storia di Stamina – conclude Merizzi- ha dimostrato che le cellule  non producono effetti collaterali”.

 

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