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La nuora del boss
e il pentito:
c’eravamo amati

L’amore e il pentimento. Angelina, nuora di un boss della ’ndrangheta, Pierluigi rapinatore con fallite aspirazioni da picciotto. Tutti e due uniti da un segreto rapporto adulterino sviluppato all’ombra dei colli cosentini. Un rapporto pericoloso, confessato in aula l’altro giorno dal malavitoso che dallo scorso anno collabora con la giustizia. Un uomo e una donna amanti e complici d’un disegno di collaborazione con la magistratura poi realizzato solo a metà. Lui, infatti, dopo essere stato arrestato per una rapina commessa a Montalto Uffugo, ha subito vuotato il sacco, lanciandosi tra le braccia dello Stato; lei, invece, dopo aver inizialmente deciso di seguirlo nella stessa faticosa impresa è tornata indietro. Angelina è rimasta solo tre giorni nella località protetta che le era stata assegnata dalla Procura antimafia di Catanzaro, poi ha preso un treno ed è tornata a Cosenza. Non ce l’ha fatta.

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