“Pubbliche intimità. L’affettivo quotidiano nei siti di social network”. Un confronto a tutto tondo all’Università della Calabria, su iniziativa del dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione. L’appuntamento è per il 20 e 21 giugno, nel Centro Congressi “Beniamino Andreatta”. All’iniziativa, coordinata da Giovanni Boccia Artieri dell’Università Carlo Bo di Urbino, parteciperanno, oltre all’Unità di Ricerca dell’Università della Calabria diretta da Giovannella Greco, anche altri gruppi di Ricerca che fanno capo all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, diretta da Fausto Colombo, all’ Università di Bergamo, diretta da Francesca Pasquali ed all’Università di Bologna, diretta da Antonio Messina. Obiettivo: porre l’attenzione sui cambiamenti che investono strategie, pratiche relazionali e identitarie negli ambienti mediali contemporanei, dovuti all’utilizzo di strumenti di comunicazione diversi da quelli tradizionali. La prospettiva, in una condizione di potenziale “connessione continua”, è, infatti, quella di aprire inediti interrogativi sul senso dell’azione comunicativa e, più in generale, sul nostro essere nel mondo. Grazie alla specifica forma di mediazione introdotta dalla rete, intesa come ambiente culturale nel quale convivono logiche reticolari (internet) e relazionali (web sociale), è in atto una ridefinizione della distinzione tra pubblico e privato che tende a configurare forme inedite di intimità. Quali pratiche di connessione e di condivisione si attivano nei “territori mediali” che la contemporaneità vede affermarsi? Quali forme l’intimità tende ad assumere nel contesto conversazionale connesso dei social network? Ed ancora, come tali pratiche e forme tendono a ridefinire le relazioni familiari, amicali, sentimentali delle persone tra vita on line e vita off line? Queste e altre ancora sono le domande alle quali il convegno proverà a fornire una risposta grazie all’apporto di numerosi studiosi tra cui Patrice Flichy, sociologo di fama internazionale e docente presso l’Università di Parigi Est, e Derrick de Kerckhove, noto massmediologo e docente presso l’Università Federico II di Napoli.
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