Cosenza invasa dalle fasce tricolori. Oltre cento primi cittadini della provincia bruzia stamani hanno protestato davanti la prefettura di Cosenza e poi incontrato il prefetto Cannizzaro per esprimere la preoccupazione per gli effetti devastanti della Tares e dei vincoli del patto di stabilità sul tessuto economico e sociale delle realtà amministrate. La protesta, che ha gia avuto un prologo a Roma nelle scorse settimane, è stata promossa dal sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, e subito condivisa dagli altri amministratori. “Siamo stati messi in ginocchio dai tagli feroci degli ultimi governi. Non riusciamo- hanno detto – a garantire i servizi essenziali. Siamo uniti sotto il vessillo dell’emergenza che affrontiamo quotidianamente. Come faremo noi amministratori e come faranno i nostri cittadini ad affrontare IMU, Tares, quest’ultima aumentata in maniera esponenziale rispetto alla vecchia Tarsu, con il disagio, con le difficoltà economiche in cui ci ritroviamo”. I sindaci hanno poi sottolineato il paradosso della Tares: aumentata fino al 300% per cittadini e imprese, diminuita del 60% per banche e uffici. Accanto ai sindaci il presidente della provincia Mario Oliverio e il deputato del PD Ernesto Magorno.
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