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Sottratti 15 milioni
da tributi comuni
quattro arresti

Scattata a Cosenza l’operazione “Redde Rationem”. Eseguite dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza, con l’ausilio di militari appartenenti al locale Comando Provinciale, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due ai domiciliari, emesse dal G.I.P., dott. Livio A. Cristofano. Gli arrestati sono gli amministratori della SO.GE.FI.L. RISCOSSIONE S.p.a., con sede in Rende (CS), società operante nel settore della riscossione per conto di enti pubblici territoriali, per i reati di associazione per delinquere e peculato. In carcere sono finiti Mario e Mariagrazia Lo Po, ai domiciliari Leonardo e Giovanna Trovato. Contestualmente agli arresti sono in corso di esecuzione sequestri preventivi ai fini della confisca per equivalente di appartamenti, ville, box e terreni nella disponibilità di due degli indagati. Gravissime le irregolarità accertate dalle Fiamme Gialle nella gestione della società di riscossione che, negli ultimi dieci anni, ha esercitato la propria attività per conto di circa 80 amministrazioni comunali soprattutto delle Province di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia. Una volta incassate, le somme provenienti dalla riscossione, anziché essere riversate agli Enti a cui legittimamente spettavano, venivano distratte dagli indagati che le utilizzavano per le proprie esigenze personali. Tra l'altro non pagavano neanche i dipendenti. L’appropriazione di danaro pubblico è stata quantificata in oltre 15 milioni euro, parte dei quali sono stati utilizzati anche per acquisiti on-line su siti e-commerce e per ricaricare carte poste-pay in uso agli amministratori della società. Numerosissimi Comuni, ritrovandosi in stato di dissesto a causa dei mancati introiti tributari (molti di essi si sono visti negare anche i rendiconti dell’attività esattoriale), hanno anche avviato azioni legali presso le Autorità competenti. Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto, Dr. Domenico Airoma e dal Sost. Proc., D.ssa Donatella Donato, hanno portato alla denuncia, a vario titolo, di 13 persone (tra cui anche le 4 arrestate oggi), tra amministratori, soci e componenti del collegio sindacale. 

 

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