Il presidente dell'ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni interviene in riferimento alla vicenda dell'uomo di 75 anni morto all'Annunziata dopo una trasfusione di sangue infetto eda fferma : " Ci sono servizi trasfusionali che continuano a lavorare avendo il 50% del personale previsto, a volte anche meno". " Eppure, vale la pena di ricordarlo- aggiunge- alla stessa Reghione Calabria- erano negli anni pervenute richieste, sollecitazioni, preghiere, documenti ed inviti per fare in modo che venissero rispettate le norme riguardanti i centri trasfusionali". " Nei centri trasfusoonali- si sottolinea- i medici ed i laureati sono meno del 1003, pur avendo carichi di lavoro sei volte maggiori. Sono rimasti tre primari di ruolo si 11 previsti. Ci sono centri trasfusionali che non potrebbero rimanere attivi, perchè il personale residuo è sottoposto a turni continui, con sovracarichi di lavoro. " " Tutto questo - prosegue- solleva forse da colpe indioviduali, anche di natura penale? Evidentemente no, se e quando saranno accertate. E' necessario però, che sul sistema trasfusionale regionale si faccia luce e si assumano impegni". " Serve conclude Corcione- una riforma profonda e complessiva dell'intero servizio, perchè non si ripetano mai più casi come quello di cui ci siamo occupati"