Avevano creato con il tacito assenso della criminalità organizzata locale, tra gli arrestati il cognato del presunto boss Nicola Acri, una fitta rete di spaccio sullo jonio cosentino, in particolare tra Corigliano e Rossano, ma non disdegnavano rapine, estorsioni, furti e ricettazione. Stamani il blitz dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dal col. Giuseppe Brancati, insediatosi nei giorni scorsi. Ben 120 i militari impegnati nell'operazione. A finire in manette: Anthony Brogneri 20 anni, Antonio Calarota 40 anni, (cognato di Acri), Antonella Caruso47 anni, Vito Crudeli 39 anni, Cosimo Damiano De Franco 42 anni, Marco Gaviano 30 anni, Pasqualino Genovese 22 anni, Francesco Guidi 31 anni, Serafino Guidi 50 anni, Antonio La Banca 30 anni, Alessandro Manzi 22 anni, Pierpaolo Manzi 25 anni, Gaetano Morello 40 anni, Mauro Salvatore Pometti 36 anni, Alfonso Ruffo 30 anni, Serafino Scarlato 38 anni, Guglielmo Solforino 28 anni, Andrea Tocci 28 anni. Una diciannovesima persona è ricercata. Dalle intercettazioni è emerso gli indagati usavano dei nomi in codice per definire lo stupefacente e le quantità, in particolare facevano riferimento alla stecca, da qui il nome ‘Carambola’ dato all’operazione.Tra gli indagati anche alcuni minorenni.
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