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Operazione Vulpes
i nomi dei fermati

La gestione degli appalti  era l'obiettivo  a cui la cosca di 'ndrangheta  puntava attarverso le estorsioni. E' uno dei particolari  delle indagini dei carabinieri  del comando provinciale di Cosenza e del Ros che stamane ha portato all'esecuzione  di cinque fermi. C'è anche il fratello del capogabinetto del comune di Cosenza tra i  fermati dell'operazione “Vulpes"  eseguita oggi dai carabinieri di Cosenza. Destinatari dei provvedimenti sono Mario Potestio, 53 anni,  Adolfo D'Ambrosio , 46 anni, presunto reggente della cosxca Lanzino, Francesco Costabile, 48 anni, Alberto Superbo, 36 anni. Una quinta persona risulta ricercata. Nel corso della conferenza stampa, a cui ha preso parte il sostituto procuratore della dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni, il procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro Giuseppe Borrelli ha detto: Siamo contenti perchè, con un numero limitato di fermi, crediamo di aver smantellato la struttura del clan Lanzino che si occupava di estorsioni.” “ I commercianti possono stare un po' più tranquilli. Ma i vuoti- ha aggiunto- vengono presto colmati e quindi servirebbe una collaborazione dei commercianti vessati che invece non c'è. Si preferisce pagare” “Sarebbe importante che a queste nostre azioni – ha concluso il colonnello Giuseppe Brancati comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza-seguisse una reazione della società civile”. Ricostruiti anche alcuni episodi estorsivi. Nel corso di una telefonata intercettata ed indirizzata ad un imprenditore edile di Rende, uno dei fermati avverte “ C'è un buon amico che oggi ha intenzione di darvi buoni consigli” “ Così evitaimo anche di fare danni al cantiere

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