Falsi esami all’Unical, colpo di scena. Si riparte. Il GUP del tribunale di Catanzaro, commodaro, ha infatti deciso di rinviare gli atti alla procura bruzia per competenza. Infatti, secondo il Giudice per l’ Udienza Preliminare il server su cui sarebbero avvenute le manomissioni con le false registrazioni degli statini degli esami è a Cosenza e quindi il dibattimento deve essere fatto nella città dei bruzi. Inizialmente il fascicolo era passato al tribunale del capoluogo di regione competente in materia di reati informatici., ma ora il GUP ha dichiarato l'incopetenza territoriale. Dopo due anni, dunque, si ricomincia. L’inchiesta, denominata, ‘Cento dieci e lode’ coordinata dal sostituto Antonio Tridico, era scattata due anni fa per le presunte irregolarità nella facoltà di Lettere e Filosofia. Dei 75 indagati inziali, in 61 tra docenti, studenti, tutor e impiegati delle segreterie sono finiti davanti al GUP, con l’accusa di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Per altri 13 era stata chiesta in precedenza l'archivizione dalla stessa procura di Cosenza, mentre ci sono stati anche alcuni studenti che hanno ammesso le proprie responsabilità. L’inchiesta era partita dopo la denuncia del preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical, Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Ora che succedera?
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