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Richieste da pm Luberto
4 condanne all’ergastolo

  La mannaia della Procura distrettuale. Il pm antimafia Vincenzo Luberto ha chiesto, ieri, il carcere a vita per Nicola Acri e Francesco Abbruzzese ritenuti corresponsabili dell’assassinio di Primiano Chiarello, un rapinatore di Cosenza ammazzato e fatto a pezzi a colpi di ascia nel giugno del 1998 all’interno di una masseria di Spezzano Albanese. Per il crimine dovrà pure scontare 15 anni uno degli esecutori materiali, quel Franco Bevilacqua, pentito e reo confesso, che all’epoca comandava una “falange” della criminalità nomade bruzia. Per il requirente meritano la condanna all’ergastolo anche Franco Presta e Ettore Lanzino, i due “padrini” del Cosentino indicati come mandanti dell’agguato compiuto nel luglio del 1999 in danno del “rivale” Francesco Bruni, detto “Bella bella”. E Presta, sempre a parere del pubblico ministero, dovrebbe essere rinchiuso per sempre dietro le sbarre perché corresponsabile dell’assassinio del capobastone di Cosenza, Antonio Sena, trucidato a pistolettate nel maggio del 2000 a Castrolibero. Quindici sono infine gli anni di carcere richiesti dal requirente per Vincenzo Dedato, già “contabile” delle cosche bruzie, ritenuto concorrente morale nei delitti Sena e Bruni. La sentenza è prevista a febbraio.

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