Da 36 giorni la salma di un clochard è nella cella frigorifera del cimitero comunale di Cosenza. L'uomo trovato morto all'interno delle Cupole geodetiche della città dei bruzi. Non si può procedere nè alla sepoltura provvisoria nel camposanto bruzio, nè al rimpatrio della salma perchè non è stata fatta ancora nessuna comunicazione ufficiale al cimitero comunale sull'identità della persona deceduta e soprattutto per la mancanza di fondi necessari a coprire le spese del trasporto. A sollevare il caso Franco Corbelli, leader del movimento diritti civili. L'uomo senza vita, sarebbe di origine moldava. Ma non ci sarebbero documenti per la prova , nè parenti per procedere all'identificazione Corbelli oggi rivolge un appello al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao "massimo rappresentante dello stato nella città e nella provincia di Cosenza", chiedendogli di "intervenire subito, prima di Natale, per porre fine alla disumanità di quella salma, dimenticata e abbandonata nella camera mortuaria del cimitero".
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