Si è presentato alla Polstrada di Cosenza l’uomo, residente nell'hinterland cosentino, che nella notte di Capodanno ha travolto sull’A/3 nei pressi di Montalto Uffugo Carmela Prezioso, 75 anni, e la figlia, Giuliana Garritano, 41 anni, le due donne di Cosenza che erano state sbalzate fuori dalla Nissan Micra su cui viaggiavano insieme ad un ispettore di polizia e della moglie, reduce dal cenone di San Silvestro presso amici dopo essere stata tamponata violentemente da un’altra vettura. L’auto dell’investitore, una Citroen station wagon è nella sede della polstrada di Cosenza Nord a disposizione dei periti per le verifiche necessarie. Gli inquirenti avevano individuato alcune auto, ma il cerchio si è ristretto a questa. Ancora non è stata ricostruita definitivamente la dinamica dell’incidente. Se entrembe le donne erano a terra oppure se una, come pare emergere dalle prime indagini stava soccorrendo l'altra. L’uomo, probabilmente sopraffatto dal senso di colpa per non aver potuto evitare di investire le due donne a terra. ma soprattutto per non essersi fermato e aver proseguito la corsa sentiva anche il fiato degli inquirenti sul collo. In mano agli agenti della polstrada e del comandante Antonio Provenzano le informazioni dei testimoni dell’incidente tra cui la descrizione dell’auto e alcuni numeri della targa presi al volo, ma soprattutto le immagini delle telecamere di sorveglianza. Agli agenti ha l'uomo ha detto di aver sentito un botto, ma di aver pensato che era qualche detrito dell'incidente avvenuto poco prima. Altri automobilisti in transito nella zona quella notte si erano presentati alla polstrada e sono state verificate anche le loro auto, ma la Citroen, per le tracce rilevate, dovrebbe essere quella responsabile. Intanto all’obitorio di Cosenza continua il via vai di persone per dare l’ultimo saluto alle due donne, note imprenditrici di Cosenza, titolari di una storica fabbrica di cioccolato e lavorazione di fichi, molto stimate e apprezzate. Straziante il dolore del figlio di nove anni di Giuliana Garritano, rimasto senza la mamma. Lui quella sera festeggiava l’arrivo del nuovo anno con il papà.
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