Timori degli imprenditori sul nuovo strumento operativo dell’AVCPass, il nuovo prezziario regionale sui lavori pubblici , ( sistema per il controllo dei requisiti nelle gare d'appalto) presentato questa mattina nella sede di Confindustria Cosenza. Nell’introdurre i lavori, il Presidente degli Industriali cosentini Natale Mazzuca ha sottolineato come il Prezzario rappresenti «uno strumento per tentare di contrastare fenomeni di concorrenza sleale e distorsione del mercato. Ribassi sempre più sostenuti tendono ad innescare una spirale perversa, che impone anche alle imprese sane di offrire prezzi non corrispondenti alle valutazioni di mercato, pur di non essere costretti a chiudere. E’ necessario – ha aggiunto il Presidente Mazzuca - che il prezzario, oltre ad avere una applicazione cogente, sia affidabile, costantemente aggiornato ed in linea con i prezzi reali di mercato. Ciò evita l’emarginazione della imprenditoria vera a vantaggio di quanti fanno del non rispetto delle regole il loro fattore di competitività, in un momento delicatissimo per tutta l’economia e per la filiera delle costruzioni che, dal 2007 ad oggi, ha perso in Italia 750 mila posti di lavoro». L’impegno di Ance Cosenza rivolto alla legalità è stato evidenziato nella sua relazione dal numero uno degli imprenditori edili dell’Associazione, Giovan Battista Perciaccante. «Come Ance Cosenza vorremmo lanciare un segnale forte che serva a far crescere la consapevolezza sociale su queste problematiche: ci impegniamo a monitorare ogni singolo bando per l’affidamento di lavori da realizzare nella nostra provincia – ha dichiarato il Presidente Ance Cosenza Perciaccante - per controllare che i prezzi applicati corrispondano esattamente a quelli riportati dall’ultimo Prezzario Regionale dei Lavori Pubblici. Se da tale verifica dovessero risultare evidenti discrepanze, Ance Cosenza non esiterà ad impugnare il bando incriminato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale». I vertici di Ance Cosenza hanno però denunciato che «l'entrata in vigore delle norme che impongono l'uso di tale sistema rischia di paralizzare i nuovi programmi infrastrutturali promossi dal Governo, tra cui il progetto “6mila campanili”, il “piano città” e gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole e del territorio. Le nuove disposizioni stanno, infatti, comportando notevoli difficoltà, sia per ragioni di interpretazione normativa, sia per motivi legati ad aspetti organizzativi e di risorse». Il settore delle costruzioni, tuttora alle prese con la grave crisi economica, che continua a comportare una drastica riduzione degli investimenti in infrastrutture, non può permettersi di non sfruttare quelle poche risorse disponibili, per il fatto che le stazioni appaltanti, in particolare quelle più piccole, non sono ancora attrezzate, in termini di strumenti informatici e di preparazione del personale e che le stesse imprese non abbiano dimestichezza con il nuovo software.«È arrivato il momento di tornare ad investire – ha concluso il Presidente di Confindustria Cosenza Mazzuca - per adeguare il territorio e proiettarlo ad accogliere le sfide che il futuro ci riserverà».
Caricamento commenti
Commenta la notizia