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Autismo e solitudine
nasce rete a Cosenza

La  solitudine dell'autismo al centro di un incontro promosso dall'’assessorealla solidarietà e coesione sociale  Manfredo Piazza  che ha incontrato  alla Casa delle Culture  per la seconda volta   le  famiglie e le  associazioni che si occupano della malattia. “Sono venuto in contatto con questa problematica solo da pochi mesi–ha detto- e mi sono reso conto sia della solitudine dei nuclei familiari che hanno al loro interno un caso di autismo che, quindi, dell’importanza che il Comune offra loro il massimo sostegno.” L’assessore ha sollecitato innanzitutto la creazione di una “rete” tra le varie associazioni, in modo che si arrivi ad un linguaggio unico e a delle proposte condivise. Ed ha individuato un percorso.
“E’ essenziale ottimizzare le risorse esistenti. Ci sono strutture valide come quella di Sant’Ippolito, dove opera l’Associazione “Insieme per l’autismo” e dove possono essere potenziate le attività di sostegno sia terapeutiche che sociali. Allo stesso tempo va promosso un collegamento con gli analoghi centri del comprensorio che si occupano di fornire altri servizi.” L’assessore ha poi fatto riferimento al progetto Home Care, che per la prima volta ha visto Palazzo dei Bruzi, in qualità di capofila nell’ambito del Distretto socio-sanitario n.1, candidarsi e riuscire ad acquisire fondi dal progetto Inps per interventi e servizi di assistenza domiciliare a favore delle persone non autosufficienti. Bisognerà ora decidere insieme a famiglie ed associazioni quali progetti realizzare.
“Vorremmo arrivare a presentare insieme a voi alla Regione proposte che ci vedano coinvolti, non con impegni economici diretti, ma mettendo a disposizione strutture e professionalità. Dobbiamo però conoscere i reali bisogni e, per questo, il colloquio con le associazioni e le famiglie dovrà diventare serrato e strutturato.” Manfredo Piazza ha parlato ancora di prevenzione e di diagnosi precoce, unica strada–secondo gli ultimi studi- che può consentire risultati efficaci nel contenere i danni della malattia. “Il nostro Settore Scolastico –ha annunciato- è già allertato per attingere dati nelle scuole. Chiederemo anche la collaborazione di pediatri e strutture sanitarie per fare emergere la reale dimensione del fenomeno.”
Dunque, il Comune offre il suo sostegno, ma è consapevole della necessità di allargare il tavolo a istituzioni non meno significative come Scuola ed Aziende sanitaria ed ospedaliera. L’Assessore ha quindi preannunciato a brevissimo la costituzione di un gruppo di lavoro che coinvolga anche questi ulteriori indispensabili soggetti. “Quello di oggi è un inizio - ha sintetizzato Piazza- da cui deve scaturire un nuovo modo di rapportarsi al problema. Individuiamo strutture, integriamo i servizi esistenti, progettiamo insieme per potenziare l’aiuto alle famiglie. Mettiamo in rete le esperienze e utilizziamo le nuove tecnologie per comunicare fra noi e con il resto del mondo, da dove possono venire contributi importanti. Se porremo al centro della progettazione l’innovazione, potremo raggiungere ottimi risultati senza dispendio di denaro.”

 

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