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Chiedono proroga
i 1300 addetti
incontro con CGIL

Lavoratori, sindacati e parlamentari insieme per intraprendere un percorso che dia un futuro certo ai 1300 lavoratori calabresi impiegati nella pulizia delle scuole per conto di aziende appaltanti. Il primo passo è quello di ottenere una proroga del contratto sino al 31 marzo prossimo. I 1300 addetti, infatti, a seguito della scadenza degli appalti e dei contratti di lavoro dalla fine di febbraio, sono stati raggiunti dalle lettere di licenziamento dal primo marzo. La seconda tappa è quella di sbloccare il bando e affidare l’appalto in maniera da consentire, nei prossimi mesi, la prosecuzione del rapporto di lavoro. In Calabria, al contrario di altre regioni, si vive una preoccupante situazione di stallo su questo versante. Il tassello conclusivo dovrà essere quello di uscire dal sistema dell’esternalizzazione del servizio in maniera da evitare, come accaduto e continua ad accadere, che gli appalti vengano concessi con il criterio del massimo ribasso con pesanti conseguenze sotto il profilo retributivo e contrattuale. Le strategie per risolvere la vertenza sono emerse durante un incontro, che si è tenuto oggi 22 febbraio a Cosenza, tra gli ex Lsu, i rappresentanti regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti, e i parlamentari Enza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello. La riunione è stata aperta da Luigi Scarnati, segretario regionale della Filcasms Cgil. Prossime mobilitazioni: il 26 protesta davanti alle Prefetture, il giorno successivo incontro con la Regione e l’Ufficio scolastico, il 4 marzo sciopero nazionale. Enza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello hanno assicurato che investiranno del problema il nuovo governo.

 

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