Non si lascia sfuggire neanche una parola il sostituto procuratore della DDA di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, titolare di una delle più scottanti inchieste degli ultimi tempi nel cosentino e che da giorni è al centro di commenti e polemiche su tutti i media nazionali. L’inchiesta della procura bruzia sulle cosiddette ‘consulenze d’oro’ all’ASP di Cosenza, finita anche sul tavolo della DDA . Il pm Bruni si è trincerato dietro un comprensibile riserbo. Questo è il momento dell’analisi, dell’indagine approfondita, dei riscontri. Ogni commento sarebbe inopportuno. Le poche, scarne parole che si riescono ad ottenere dal sostituto procuratore antimafia. D’altronde l’inchiesta è finita prepotentemente alla ribalta nazionale per le pressioni su L'Ora della Calabria per non fare uscire la notizia da parte di Umberto De Rose presidente di Fincalabra e amico del sen. Gentile, il cui figlio risulta tra gli indagati per la vicenda degli incarichi legali. Il senatore appena ieri è stato nominato sottosegretario alle infrastrutture nel governo Renzi. Una nomina, imposta da Angelino Alfano, e che i maggiori giornali nazionali commentano negativamente, definendola quanto meno divisiva se non inopportuna come quella di altri tre o quattro sottosegretari. In Calabria a salutare con favore la nomina solo il governatore Scopelliti, fondatore con Alfano del Nuovo Centro Destra di cui il senatore è coordinatore regionale. Il presidente della regionale ha parlato di importante riconoscimento per tutti i calabresi e per la classe dirigente del Nuovo Centro Destra. Una bocciatura solenne invece arriva da Forza Italia. Jole Santelli, parla di ‘buccia di banana su cui è scivolato Matteo Renzi. Se il nuovo governo in Calabria parte con questa presentazione, sottolinea la Santelli, è facile dire che il rottamatore si è autorottamato. Questa non è la mia Calabria, incalza, la Calabria che vogliamo. Non è ciò che i calabresi meritano’. Evidenti l’imbarazzo e la contrarietà nel PD calabrese tant’è che il neo segretario regionale Magorno parla di ‘grave errore del Nuovo Centro Destra’ e chiede a Renzi di rivedere la nomina. Poi, quasi a neutralizzare i malumori, assicura: ‘saremo interlocutori primari del Presidente Renzi, nel chiedere un cambio di passo deciso nei confronti della Calabria’.