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Scontro Cosenza-Celico
replica di Corrado
caro sindaco non sai

discarica

“Capisco bene, che un Sindaco nel vedere la città che egli stesso amministra, totalmente sommersa dai rifiuti, cerca in tutti i modi di giustificarsi, ma tra questo e dire che l’increscioso spettacolo che mostra la sua città sia da additare alla mia persona penso sia pura demagogia”. Inizia cosi la replica del sindaco di Celico Luigi Corrado alle pesanti accuse rivoltegli dal primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto dopo l’ordinanza che non ha consentito lo  sversamento dei rifiuti tal quale della città dei bruzi nell’impianto di Celico, predisposto solo per la differenziata. “ Lei carissimo Sindaco, forse dimentica o volutamente fa finta di dimenticare – prosegue Corrado - che gli ultimi 18 anni di gestione dei rifiuti, di cui 16 di gestione commissariale e 2 di gestione regionale, a nulla hanno portato se non ad un susseguirsi di emergenze e di inchieste giudiziarie.  Forse carissimo Sindaco lei non sa, che già nel lontano 1994, a seguito della prima emergenza rifiuti, ancora una volta, nella discarica di Celico furono convogliati i rifiuti di Cosenza. La lungimirante Presila di allora, caro collega, quando la maggior parte dei Comuni, come il suo, applicava il famosissimo e gettonatissimo art. 12 del DPR 915, (che tradotto, voleva dire che ogni buca era buona per essere riempita di rifiuti), si dotò di due discariche controllate, una a Celico, a servizio di cinque Comuni e l’altra a Pedace, a servizio di tre Comuni. La Presila, ancora una volta lungimirante, si è dotata di un impianto di trattamento di rifiuti che Lei, Sindaco Occhiuto, ostinatamente, per ignoranza o per convenienza, continua a chiamare discarica. Quello che è sorto a Celico, caro Sindaco, e volutamente si sorvola sulle gratuite illazioni riferite alle clientele ed al percolato, è un impianto, dove è possibile fare pretrattamento e preselezione di rifiuti, dove è possibile fare la stabilizzazione dei rifiuti organici e dove è presente una discarica di servizio. La mia è una battaglia per la legalità, è una battaglia per una maggiore legalità sulla gestione dei rifiuti. Caro sindaco io sostengo che nell’impianto sito nel mio Comune vengano conferiti, rifiuti provenienti da raccolta differenziata e per una quantità tale da poterne consentire, in relazione alla potenzialità dell’impianto, il pretrattamento previsto dalla legge. Ed è per questo che mi sto opponendo e mi opporrò con forza ai dispositivi del dipartimento ambiente della Regione Calabria, che finora, dopo due anni di gestione, come uniche soluzioni alla problematica dei rifiuti in Calabria, hanno proposto in primo luogo di andare in deroga alla legge, in barba alle infrazioni comunitarie  ed in un secondo momento, pare dal prossimo maggio in poi, a spedire i rifiuti addirittura in Olanda”. Intanto a Celico continua la mobilitazione dei cittadini che dicono no allo scersamento indiscriminato nel loro impianto. 

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