L’autismo, meglio conosciuto come la malattia dell’incomunicabilità, è in realtà un disturbo neuro-psichiatrico che comporta anche disfunzioni metaboliche, immunitarie, endocrinologiche, tossicologiche e gastrointestinali, colpisce i bambini in tenerissima età ed è purtroppo in crescita in tutto il mondo. Le cause sono ancora sconosciute, ma si è potuto accertare che se il male viene affrontato per tempo le possibilità di recupero sono significative. Purtroppo, in Italia e nel Sud sono ancora pochi e male organizzati i supporti agli ammalati e alle loro famiglie le quali, nella nostra città, hanno dovuto rimboccarsi le maniche ed affrontare in solitudine i problemi connessi alla presenza di un figlio autistico. Rappresentanti di famiglie ed associazioni si sono ritrovati questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, chiamati dall’assessore Manfredo Piazza, per cogliere l’occasione della “Giornata internazionale per la consapevolezza dell’autismo”, il Blu Day indetto dall’ONU, per parlare delle questioni sul tappeto. Il primo saluto è arrivato dal Sindaco Mario Occhiuto che si è detto convinto che le attività che possono davvero qualificare un’Amministrazione comunale sono quelle che prevedono di stare vicino alle famiglie in difficoltà. Ecco perché l’Amministrazione, attraverso l’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale, sta cercando ormai da qualche mese di procedere ad un’aggregazione delle varie forze in campo che porti ad un percorso comune di intervento, nel quale non più disperdere, ma unire le forze per essere più incisivi. In ossequio al Blu Day che oggi viene celebrato in tutto il mondo, i cosentini sono invitati a portare addosso qualcosa di blu. Lo fa il Sindaco, lo fa gli amministratori, mentre una luce blu illuminerà il Teatro Rendano. “Togliere le famiglie dell’isolamento -ha poi ribadito Piazza - è il nostro primo obiettivo e dovremo farlo unendo le forze e coordinandole, coinvolgendo altre istituzioni come Asp, Provveditorato, Scuola, con le quali intervenire sul disagio.” L’Assessore Piazza ha mostrato ai presenti due minuti del film “Mi chiamo Sam”, dove un magistrale Sean Penn interpreta un adulto autistico che difende con forza il diritto a non essere privato della patria potestà sulla figlia che sa amare teneramente. E all’inquirente che sarcasticamente gli chiede a quale esempio di padre si ispira, lui risponde: ”A me stesso”. “Quest’uomo –ha detto Manfredo Piazza- in realtà ha sconfitto l’autismo perché è arrivato alla consapevolezza di se stesso e del suo valore. Questa opportunità va data a tutti gli ammalati.” Certo, il processo è lungo, come evidenziato nei vari interventi di familiari e rappresentanti delle Associazioni. Tra gli altri: la dottoressa Chiara Lolli, capofila dell’evento Blu Day per la Federazione italiana medici pediatri, Lina Maranzano dell’Associazione “La Casa delle Fate”, Claudio Leone dell’ ”Associazione Insieme per l’autismo”, il terapista Andrea Guido, Vienna Abruzzo dell’Associazione “Prometeo.
Caricamento commenti
Commenta la notizia