Saranno Dino ed Edita ad accompagnare Cloe nell'ultimo viaggio.Arriveranno da Napoli, dove la bambina era stata ricoverata in condizioni gravissime e dove è deceduta. Avrebbero voluto da genitori farle scoprire la bellezza della vita, insegnarle a camminare sulle strade del mondo, vederla crescere. Ed invece la ricorderanno bambina per sempre. Per lei ora vogliono giustizia. Il papà non trova le rispose e chiede ossessivamente perchè sua figlia , quattro mesi e mezzo, con febbre e vomito, è stata rimandata a casa per ben quattro volte dal pronto soccorso di Cosenza. La famiglia sarebbe stata sempre rassicurata sulle condizioni di salute della piccola. Poi il peggioramento, il trasferimento fuori Regione e la morte. Difficile accettare quanto accaduto. "E' assurdo" ripete, "assurdo", eppure Dino ed Edita sono stati generosi, altri quattro bambini potranno vivere grazie a Cloe, ha detto il papà con la voce spezzata. Hanno donato gli organi della loro unica figlia. Oggi, l'azienda ospedaliera di Cosenza esprime vicinanza alla famiglia Grano e fa sapere di aver avviato una indagine interna per fare piena luce su quanto accaduto “ Vogliamo fare completa chiarezza su questa vicenda – ha detto Paolo Gangemi direttore Generale dell'Annunziata. Intanto dal tribunale di Cosenza il Procuratore Granieri precisa “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale del fatto” anche se sta seguendo la vicenda e si riserva di valutarla. La piccola è ormai un angelo di Dio – ha detto il papà- ma io lotterò fino a quando avrò voce affinchè lei abbia giustizia e soprattutto perchè nessun altra famiglia soffra come stiamo soffrendo noi.
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