<< Non mi piace il tono della finta ordinanza del sindaco di Verona Tosi, che vieta rapporti con i calabresi. Comprendo che il suo è un gesto provocatorio e dai contenuti ironici, ma, come direbbe un famoso regista “le parole sono importanti” e se usate male posso fomentare sentimenti discriminatori o suonare irrispettose verso una terra meravigliosa come la Calabria, culla della Magna Grecia. >>, lo dichiara il segretario del PD Calabria Ernesto Magorno che prosegue: << Non entro nel merito della diatriba tra Tosi e la trasmissione Report, bersaglio dell’ironia di Tosi, ma alcuni passaggi della finta ordinanza sono francamente infelici, come ad esempio il divieto di matrimonio con persone residenti o domiciliate in Calabria o al permesso del Ministero degli Esteri per viaggiare nella nostra regione. Frasi che hanno un sapore discriminatorio e possono, nella loro ambiguità, essere fraintese in un’epoca in cui alcuni messaggi sono amplificati in maniera esponenziale soprattutto dai social network. Non di meno, un tema drammatico per la nostra terra come quello della ‘ndrangheta deve essere affrontato con cautela. Insomma se Tosi voleva farci sorridere non ci è riuscito, per questo gli consigliamo meno goliardia su questi temi, lasciandola fare ai grandi autori di cinema e letteratura che ne sono davvero capaci. >>.
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