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Ambulatorio Mattia Facciolla
rubato elettrocardiografo

L’ondata di furti che da mesi colpisce Cosenza e l’hinterland non risparmia neanche le iniziative di solidarietà. Qualcuno ha avuto il coraggio di rubare un elettrocardiografo davanti la nuova sede dell’ambulatorio allestito con grandi sacrifici dall’associazione ‘Mattia Facciolla’, impegnata nella prevenzione delle patologie cardiache, anche congenite, nei bambini e negli adolescenti. Dopo tanti sacrifici e grazie all’impegno dei volontari la presidente Teresa Intrieri Facciola, mamma del piccolo Mattia morto a 13 anni per  una cardiopatia congenita, è riuscita ad acquistare tutti gli strumenti diagnostici necessari e ad allestire un ambulatorio nella stazione di Vaglio Lise. Durante il trasloco, qualcuno ha pensato bene di rubare lo strumento, immaginando forse di rivenderlo e guadagnare qualche spicciolo (ma a chi?). Un danno enorme per l’associazione. L’ambulatorio dovrebbe essere un punto di riferimento per tante persone. I medici volontari della ‘Mattia Facciola Onlus’ sono impegnati quotidianamente nella prevenzione con screening nelle scuole e grazie a loro alcuni ragazzi hanno scoperto di avere delle anomalie cardiache, ma anche con supporto logistico ai familiari di bambini ammalati che hanno necessità di ricovero fuori regione.  Ora l’Associazione fa appello alle istituzioni perché garantiscano condizioni di sicurezza altrimenti saranno costretti a chiudere l’ambulatorio. A peggiorare la situazione il trasferimento dei rom nel FerroHotel della stazione ferroviaria dopo l’incendio che ha devastato il campo rom lungo le rive del Crati. Un trasferimento che ha accentuato i problemi di sicurezza della stazione anche se i ladri potrebbero tranquillamente essere altri. 

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