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Cimitero Migranti
appello alla Stasi

Il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio ha condiviso l’iniziativa promossa dal leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli per la realizzazione in Calabria di un cimitero per i migranti, per dare una degna sepoltura a queste persone povere e sfortunate che arrivano in Italia per sfuggire alla miseria, alle guerre, alle malattie ed alle persecuzioni e trovano purtroppo la morte in tragici sbarchi sulle nostre coste. “ Dopo aver, in questi anni, in diverse occasioni affrontato, insieme a Corbelli, il dramma della immigrazione, con molte azioni di solidarietà- afferma il presidente Oliverio- ho condiviso e subito sostenuto la sua iniziativa di realizzare un piccolo cimitero dei migranti in un terreno messo gratuitamente da lui a disposizione nel comune di Torano, in una posizione ottimale, ad un chilometro dallo svincolo autostradale. Si tratta di un’opera di grande umanità, una iniziativa che fa onore alla Calabria.”
“ E’ chiaro-prosegue- che il dramma che interessa tanti uomini, donne, bambini nelle loro attraversate del Mediterraneo, avrebbe bisogno di ben altra attenzione da parte dell’Europa e dei Paesi civili per evitare il ripetersi di tragedie come quelle cui si è assistito in questi anni.”
“La Provincia di Cosenza- dice ancora Oliverio- sarà impegnata a sostenere questa opera umanitaria, ma occorre che ci sia anche il supporto della Regione Calabria e degli enti locali. Ecco perché oggi stesso ho recapitato una mia lettera-appello alla presidente della Regione facente funzioni Antonella Stasi perché l’ente da lei guidato in questo momento sia impegnato in questa iniziativa di grande solidarietà. “
“La Calabria vera- conclude il presidente Mario Oliverio- è questa: quella della solidarietà, dell’accoglienza, dell’integrazione. Come Provincia di Cosenza abbiamo in questi anni sempre mostrato una particolare attenzione ed un costante impegno per le tematiche sociali e i problemi legati all’immigrazione. Oggi, con l’iniziativa promossa da Corbelli e sostenuta dalla Provincia di Cosenza, vogliamo mandare al Paese intero un messaggio diverso: i diritti delle persone, anche di chi come migrante arriva in Italia, devono essere rispettati. Da vivi, ma anche da morti. Oggi purtroppo non è così, perché chi perde la vita in questi sbarchi e viene sepolto senza un nome in sperduti cimiteri, in Calabria ed in Sicilia, perde per sempre la sua identità e il suo ricordo. Con il cimitero dei migranti si dà almeno un riferimento ed un luogo certo perché alla condizione disumana della vita non si aggiunga anche quella della perdita e dell’anonimato nella morte e si consenta ad ogni immigrato che ha perso un suo familiare di poter un giorno andare, portare un fiore, dire una preghiera.” 

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