Quando la burocrazia non vuole credere ai miracoli. Possiamo sintetizzare così la storia di Cristian Filice, , malato di Sla, residente a Pianecrati in provincia di Cosenza, guarito inspiegabilmente lo scorso anno a Medjugorie. Lui, da disabile perceviva l'indennità di accompagnamento e usufruiva della legge 104. Quando ha potuto lasciare la carrozzina, lo ha comunicato con una lettera ufficiale redatta da un legale alla sede romana dell'istituto di previdenza chiedendo la revoca dei benefici. Il gesto evidentemente controcorrente ha sorpreso l'Inps che impiegato sette mesi per procedere alla sospensione. Ironizzando l'ex ammalato dice " quasi quasi c'è voluto più tempo per rinunciare da sano che ottenere il diritto quando la malattia era in corso". Disposte infatti, nonostante le certificazioni mediche attestassero l'assenza di patologie, nuove visite da parte dell'Inps. E' stato faticoso, ammette, ma anche bizzarro. L'iter è finalmente terminato. Ora anche le carte lo dicono: è sano.
Caricamento commenti
Commenta la notizia