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Cacciatori di frodo
sequestri e denunce

Continua l'attività antibracconaggio della polizia provinciale di Cosenza. I poliziotti in servizio presso il distaccamento di San Giovanni in Fiore, in località Piccirillo agro di Celico, hanno sorpreso in fragranza di reato un uomo di Cosenza che stava praticando la caccia alla specie ‘allodola’ servendosi di un piccolo richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. Inoltre, il personale intervenuto, dopo aver minuziosamente osservato la condotta del cacciatore, ha rinvenuto anche la fauna abbattuta, tra cui alcuni esemplari di ‘pispola’, considerata specie particolarmente protetta. Dopo l’identificazione è stato eseguito il sequestro penale di un fucile cal. 12, di 42 munizioni, del richiamo e di cinque capi di selvaggina abbattuta tra allodole e pispole. Tutto il materiale è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria competente, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Cosenza e dovrà ora rispondere del reato di esercizio della caccia facendo uso di richiami vietati oltre all’abbattimento di specie particolarmente protetta. In località Lagarò,  a Celico un uomo residente in provincia di Brescia, è stato sorpreso ad esercitare la caccia alle allodole mediante l’uso di un piccolo richiamo acustico del genere vietato. Anche in questo caso erano stati sottoposti a sequestro penale il fucile, 150 munizioni, il richiamo e la selvaggina abbattuta con relativa denuncia dell’uomo alla competente Procura della Repubblica di Cosenza. 

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